Lo schema di decreto del Presidente della Repubblica ora all’attenzione della Corte dei Conti, introduce nella legislazione italiana un testo di riferimento unico che disciplina la gestione e l’utilizzo di materiali qualificati come sottoprodotti, il deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo considerate rifiuti e la loro gestione nei siti da bonificare.
foto: brighiaride
Nelle intenzioni il testo unico punta a migliorare la tutela delle risorse naturali e rendere più competitivo il sistema con l'”abbassamento dei costi connessi all’approvigionamento di materia prima dovuta al maggiore utilizzo delle terre e rocce come sottoprodotti, la riduzione dell’utilizzo di materiale di cava, un minore ricorso allo smaltimento in discarica, la previsione di tempi certi e celeri per l’avvio nei lavori nei cantieri.”