Operazione Tractor: 7 arresti con una refutiva da 800 mila euro

Il 15 aprile scorso erano finite in manette undici persone accusate di furto aggravato, riciclaggio e ricettazione: da Torino partivano di notte per raggiungere cantieri, aziende agricole e rivendite per portare via veicoli industriali da destinare alla Romania e, quindi, a un nuovo mercato.

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Risportiamo l'articolo pubblicato sul quotidiano locale la Sentinella.

Titolo articolo: Operazione Tractor, sette arresti

Mezzi agricoli rubati anche a Pavone, Bollengo e Torre e poi trasportati in Romania. Valore della refurtiva 800mila euro di Mauro Giubellini

Altre sette ordinanze di custodia cautelare e dodici obblighi di firma o dimora sono state spiccate dal gip di Torino nell'ambito dell'operazione Tractor condotta dalla polizia stradale del capoluogo piemontese. Lo scorso aprile erano finite in carcere 11 persone con l'accusa di furti di 38 tra trattori e macchine operatrici ai danni di aziende. Valore oltre 800mila euro. Gli indagati sono saliti a 20, mentre i colpi accertati sono una quarantina. Tre persone sono ancora ricercate. Il Canavese è pesantemente coinvolto: gli agenti della polizia stradale di Torino, infatti avevano indicato il nostro territorio sia come area da depredare (furti di caterpillar, trattori e mezzi di movimento terra) che come base operativa per smontarli o fargli prendere la via dell’Est. Un capannone era nelle vicinanze di Burolo. Trattori sono spariti a Torre Canavese, Pavone, Bollengo.

I fatti e le indagini

Il 15 aprile scorso erano finite in manette undici persone accusate di furto aggravato, riciclaggio e ricettazione: da Torino partivano di notte per raggiungere cantieri, aziende agricole e rivendite per portare via veicoli industriali da destinare alla Romania e, quindi, a un nuovo mercato. Nei guai all’epoca erano finiti sette cittadini rumeni e tre italiani. Nome in codice dell’operazione Tractor. Tra i fermati c’erano due residenti a Ivrea: l’uno era un basista e ricettatore, l’altro un esecutore materiali dei colpi. Secondo gli investigatori il primo era attivo in un'azienda eporediese che commercia all'ingrosso macchinari agricoli. Sarebbe stato colui che si occupava della ricettazione dei mezzi.
L'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Sabrina Noce, era nata da due notizie di reato: la prima risalente al settembre scorso, quando una pattuglia ha arrestato un rumeno in fuga con un veicolo rubato; la seconda, invece, è nata da una soffiata di un confidente che ha svelato l'attività illecita di alcuni rumeni che la notte partivano da Torino per andare nel Canavese a compiere furti. Di notte la banda entrava in cantieri, aziende agricole o rivendite di macchine, escavatori e trattori agricoli di alto valore. Una volta rubati i mezzi e nascosti in capannoni al sicuro, i presunti componenti dell'organizzazione modificavano il numero di telaio e poi li stoccavano dentro tir diretti in Romania.
Grazie alle intercettazioni telefoniche, ambientali, video e ai navigatori Gps, l'indagine ha permesso di accertare e raccogliere prove sulla responsabilità degli indagati.

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