Come rigenerare e riutilizzare il fresato d’asfalto

di Daniela Mascitti

La TS Asfalti ci spiega come creare asfalto con un sistema di risparmio, eco-sostenibile e a zero impatto ambientale grazie al riciclo.

Annualmente in Italia si registra una produzione di circa 10 milioni di t di fresato d’asfalto, materiale “considerato” inerte e dunque soggetto a conferimento in discarica.
Il suo recupero, come già avviene nella maggior parte dei Paesi europei, potrebbe garantire un risparmio pari a 500 milioni di Euro l’anno, un valore che si riferisce alla sola sostituzione tra asfalto nuovo e asfalto rigenerato a partire dal fresato, escludendo i costi per lo smaltimento in discarica.
Si deve tenere conto che, inoltre, a un simile risparmio in termini economici consegue un risparmio in termini ambientali, in quanto si ridurrebbe l’equivalente di emissioni generate da 300.000 autocarri o tre raffinerie di medie dimensioni.

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L’Azienda TS Asfalti promuove costantemente il suo interessamento verso un sistema eco-sostenibile e a zero impatto ambientale nel settore del riciclaggio d’asfalto.

Lo fa fornendo un macchinario rivoluzionario, il KM T-2, che permette di rigenerare e riciclare l’asfalto fresato o in pezzi, ottenendo un asfalto perfettamente lavorabile e conforme agli standard, con un abbattimento dei costi pari ad 1/4 del costo per la produzione di asfalto in impianto.

Partendo dal principio, cerchiamo di fornire una delucidazione circa le proprietà dell’asfalto “fresato”.

Cos’è il fresato d’asfalto

 Con il termine fresato d’asfalto si intende il conglomerato bituminoso recuperato mediante fresatura degli strati del rivestimento stradale, che può essere utilizzato come materiale costituente per miscele bituminose prodotte in impianto a caldo (citazione tratta dalla Norma tecnica UNI EN 13108-8).

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Il fresato d’asfalto è un materiale riciclabile al 100% del quale bisogna promuovere e incentivare il riutilizzo, raggiungendo i livelli registrati in Germania e in altri Paesi dell’Unione Europea ove vi è un reimpiego dell’asfalto riciclato pari al 90%.
In Italia, un primo intervento a favore di tale tematica è stato proposto dalla TS Asfalti, la quale importa dagli Stati Uniti macchinari e tecnologie d’avanguardia in grado di incrementare i livelli di produttività nel riciclaggio dell’asfalto sul posto, risparmiando tempo e denaro alle Pubbliche Amministrazioni.
 
Il riciclatore d’asfalto KM T-2

Grazie ai miglioramenti apportati dalle recenti implementazioni, il riciclatore d’asfalto KM T-2 è in grado di produrre asfalto nuovo a partire da materiale riciclabile fresato o a pezzi, in virtù di una grande e resistente tramoggia in acciaio dal facile accesso.
Il macchinario farà così “centrifugare” l’asfalto fresato fornendogli il calore indiretto, prodotto da un bruciatore specificatamente studiato per questo impiego, che permette al materiale di essere riportato a temperatura lavorabile (da 133 a 175 °C) a una velocità che elimina il rischio di bruciare o rendere troppo caldo l’asfalto.

Il risultato è un asfalto nuovo in meno di mezz’ora, perfettamente lavorabile e utilizzabile sul posto, riducendo contemporaneamente i costi per il trasporto del fresato in discarica e dell’asfalto vergine nel luogo di intervento.
Il macchinario è stato appositamente progettato e realizzato per avere delle alette sollevabili all’interno delle pareti del calderone rotante per garantire il corretto ripiegamento del mix di asfalto durante il riscaldamento. Inoltre, queste alette, in acciaio temprato, consentono una facile, rapida e precisa estrazione del conglomerato bituminoso (quando questo abbia raggiunto la temperatura utilizzabile), in un Hot Box o direttamente in strada, sulla buca o sull’area da riparare.

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Il riciclatore d’asfalto KM T-2 riciclerà fino a 4 t di asfalto fresato ogni ora, che sia a pezzi o rotto, e – grazie all’aggiunta di una speciale soluzione aggregante chiamata AC (Asphalt Cement) – i suoi leganti saranno “rigenerati” e il prodotto potrà essere riscaldato alla temperatura perfetta per il riutilizzo.
La cosa più importante da ricordare è che la “ricetta” può essere aumentata o personalizzata (ad esempio con coloranti per asfalto) in base alle necessità. È importante sottolineare quanto il KM T-2 sia amico dell’ambiente: l’utilizzo di questo macchinario evita infatti di accendere un intero impianto di produzione di asfalto, riducendo i consumi a livello di energia, inquinamento, materie prime come bitume e ghiaia (le quali non vanno lavorate, con ulteriore risparmio) e i costi relativi a produzione e ad approvvigionamento.

Sarà possibile riciclare l’asfalto preesistente direttamente “sul posto” senza che il materiale fresato venga conferito in discarica costituendo rifiuto inerte.


fonti: Ufficio marketing TS Asfalti srl
https://www.stradeeautostrade.it/asfalti-e-bitumi/come-rigenerare-e-riutilizzare-il-fresato-dasfalto-in-maniera-efficace-ed-efficiente/

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