JCB 235 hd con applicazione laser. Precisione ed economicità

L'escavatore cingolato JCB JS235 HD abbinato a una stazione laser all'opera a Bologna si distingue per produttività ed efficienza nei consumi.  

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La necessaria ottimizzazione tra l'incremento delle prestazioni e la riduzione dei consumi nelle macchine movimento terra segue oggi molteplici direzioni, ma verso un unico obiettivo: combinare maggiore produttività e superiore efficienza. La strada scelta da JCB è quella dell'innovazione tecnologica, che ha permesso di sviluppare e proporre al mercato macchine sempre più perforanti ma allo stesso tempo che consumano meno e hanno costi di gestione inferiori rispetto a quelli della concorrenza.

 

Questa riuscita combinazione tra maggiori prestazioni e minori consumi è particolarmente evidente sull'escavatore cingolato JCB JS 235, uno dei modelli di punta della gamma "heavy duty" del costruttore britannico.

Come tutti i modelli della nuova serie JCB, il JS 325 HD è equipaggiato con motore JCB EcoMax Tier 4 Final/Stage IV senza DPF, che rispetto alla serie precedente evidenzia un consumo medio di carburante ridotto del 6%; un risultato eccellente, frutto oltre che della migliore resa del propulsore anche di un'idraulica completamente rinnovata nella componentistica, in particolare per quanto riguarda le pompe, che ora offrono il 3% di efficienza in più rispetto al modello precedente, producendo un flusso più elevato con gli stessi giri. Ciò ha di conseguenza permesso di ridurre il regime di rotazione del motore a parità di portata idraulica, con un importante abbattimento dei consumi di carburante rispetto alle serie dotate di motorizzazioni precedenti.

 

Abbiamo avuto modo di apprezzarne le prestazioni in un'applicazione di movimento terra grazie a un esemplare di JS 235 HD allestito con una stazione laser in grado di migliorare ulteriormente le prestazioni della macchina e ridurre i costi operativi.

 

 

  

L'accoppiata tra l'escavatore cingolato JCB JS235 HD e la stazione laser Spectra LL600 sono la soluzione prescelta dall'impresa Vito Colatrella di Molinella (BO) come allestimento standard per i lavori di scavo e movimento terra che ne rappresentano la principale tipologia di opere.

Questa riuscita combinazione ha ricevuto il suo battesimo nella realizzazione degli scavi di fondazione di un nuovo edificio a Bologna, contesto in cui l'escavatore JS 235 HD, venduto all'impresa dal concessionario Piolanti, ha fatto valere tutte le sue riconosciute doti di produttività, economicità di esercizio e, non ultimo, silenziosità, aspetto quest'ultimo particolarmente rilevante nei cantieri che si sviluppano all'interno di contesti urbani.

 

Osservando la macchina al lavoro, quello che colpisce è il suo utilizzo in combinazione con la stazione laser Spectra LL600: la classica stazione a terra su treppiede dialoga con l'apposito ricevitore montato sulla torretta dell'escavatore, il quale trasmette le informazioni al monitor dedicato installato in cabina. In questo modo il controllo delle quote di scavo è eccezionale: questa soluzione, infatti, garantisce massima precisione nelle operazioni di scavo. Ma non solo: soprattutto elimina la necessità della presenza di un secondo operatore addetto ai rilievi. La combinazione di livella laser, ricevitore e display permette infatti di controllare in tempo reale direttamente dalla cabina le quote di scavo senza alcun intervento esterno, con tutti i relativi vantaggi in termini di minori tempi di esecuzione, inferiori costi per il personale e maggiore sicurezza. Vantaggi che contribuiscono a una rapida ammortizzazione del costo di acquisto del sistema laser.

 

Per migliorare ulteriormente affidabilità e durata della macchina e semplificarne la gestione, l'impresa ha deciso di equipaggiare il JS235 HD con impianto di ingrassaggio automatico, che assicurando costantemente a perni e boccole una lubrificazione ottimale permette di prolungarne la vita utile anche a fronte di cicli di lavoro particolarmente impegnativi come quelli cui è tipicamente adibito l'escavatore.

Grazie a tale allestimento la macchina, equipaggiata nell'occasione con una benna da 1,5 metri cubi, ha portato a termine i lavori con la massima rapidità e precisione: i circa 1.700 metri cubi complessivi di scavi necessari all'approntamento del piano di fondazione hanno infatti richiesto meno di tre giorni di lavoro, con consumi di carburante estremamente contenuti.