In Giappone fervono i preparativi per le Olimpiadi 2020 e la carenza di operai (grazie anche alle restrizioni Visa imposte dal governo) comincia a farsi sentire. Secondo alcune stime bisognerebbe assumere nell'immediato 25mila operatori da impiegare a tempo pieno nella costruzioni di stadi, arene e infrastrutture necessarie ad ospitare atleti e visitatori.
Un lavoro enorme che sembra difficile portare a termine considerata le già accennate restrizioni per l'ingresso di lavoratori stranieri nel Paese e per l'età mediamente alta della popolazione giapponese.
Per risolvere il problema Komatsu ha iniziato a sperimentare l'uso di droni nei cantieri. Il sistema ideato si chiama Smart Construction e prevede l'utilizzo di dozer telecomandati da impiegare nei cantieri.
I dozer vengono comandati a distanza grazie all'utilizzo di droni che sorvolano l'area di lavoro, mappano il territorio, registrano i dati rilevanti e indicano alla macchina il lavoro necessario da compiere. Un lavoro impegnativo che può essere svolto, secondo quanto afferma la casa produttrice, da uno o due operatori.
Secondo quanto riporta The Verge Komatsu utilizza droni prodotti da Skycatch, si tratta di una start up americana nel qual il produttore giapponese ha investito 24 milioni di dollari durante la fase di creazione.
Ecco il video che mostra come Komatsu usa i droni