Samoter 2017: il 23 settembre inizia il road show

Con quattro incontri in Puglia, Sicilia, Calabria e Liguria parte il road show di Samoter 2017. L'obiettivo è presentare alle aziende la 30ª edizione di SaMoTer e fare il punto sugli interventi di manutenzione del territorio.

dissesto-idrogeologico

foto: samoter

Negli ultimi anni, su 700mila eventi franosi in Europa, 500mila hanno riguardato l’Italia. In base a un rapporto Ispra in Italia sono più di 7.100 i comuni a rischio frana e alluvione, oltre l’88% a livello nazionale, per un totale di sette milioni di abitanti residenti.

La lotta al dissesto idrogeologico passa attraverso la prevenzione e per questo SaMoTer ha scelto di riservare ampio spazio alle soluzioni tecnologiche per contrastare le emergenze ambientali. Ad iniziare dal percorso di avvicinamento alla 30ª edizione della manifestazione, in programma dal 22 al 25 febbraio 2017: un road show con quattro tappe in Puglia, Sicilia, Calabria e Liguria, al via a Bari, il 23 settembre e poi a Palermo (14 ottobre), Catanzaro (18 novembre) e Genova (2 dicembre). 

"Il dibattito sulla tutela del territorio - affermano gli organizzatori del road show Samoter - sarà al centro di ogni incontro con gli operatori locali del settore: considerando che fare buona manutenzione costa dieci volte meno che riparare i danni."

 "Con quasi 900 cantieri avviati nel Paese per combattere il dissesto idrogeologico e 1,3 miliardi euro stanziati dal Governo con il piano #italiasicura – afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – si prospetta uno sviluppo del mercato delle macchine movimento terra specializzate in queste opere. Si tratta di un’opportunità che con SaMoTer vogliamo cogliere insieme alle aziende, consapevoli che il ruolo di una fiera non si esaurisce nella parte espositiva, ma deve essere sempre più a misura delle reali necessità di business, formazione e aggiornamento dei propri interlocutori".

I quattro appuntamenti del road show di SaMoTer, realizzati con il supporto di Mediacom Acn, vedranno il  coinvolgimento di Protezione civile e Vigili del fuoco, così come dei Collegi di architetti, ingegneri e geologi, senza dimenticare le istituzioni regionali e locali, università e scuole edili.

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