Stampare una casa in 3D

Sono passati più di 30 anni da quando l’inventore della stampa 3D, Chuck Hull, realizzò i primi prototipi con una tecnica chiamata a quel tempo stereolitografia.

Le stampanti 3D sono in continua evoluzione fin dai primi anni ‘80. L’ambito di applicazione è stato fin da subito quello industriale, ma si sta diffondendo anche in altri settori.

Alcuni ricercatori americani della University of Southern California, stanno progettando una stampante gigante 3D, per costruire case a due piani in appena 24 ore (complessivi 230 metri quadri).
Il progetto si basa sulla tecnologia Contour Crafting, ideata dal professor Behrokh Khoshnevis, che utilizza il cemento a presa rapida partendo dalle fondamenta fino al tetto.

Il video mostra la simulazione del progetto dei ricercatori americani.

Anche l’Italia non è estranea a questa rivoluzione 3D, una startup italiana, Wasp 3D Project (World’s advanced saving project), sta progettando la stampante 3D per la costruzione delle case in argilla.

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Il video del progetto WASP:

Il 27 Novembre si è aperto a Bari, il 3D Print Hub, l'evento dedicato alle tecnologie 3D utilizzate nell'ambito delle costruzioni. Tra le novità esposte alla fiera, quella che merita una maggiore attenzione, è la stampante GigaDelta con 3 metri di grandezza ed in grado di realizzare delle unità abitative in argilla.

Per il programma convegni 3D Print Hub di Bari cliccare quì.

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GigaDelta

Come si stampa in 3D ?
Il processo di stampa in 3D più diffuso è quello che si basa sulla produzione additiva, ovvero l’oggetto viene creato con la sovrapposizione di uno strato alla volta, come nelle costruzioni lego ad esempio. In questo caso si utilizza la tecnologia del SLS (selective laser sintering), in pratica gli appositi materiali vengono scaldati e sistemati nella porzione ottimale per la creazione dell’oggetto.